A cura dell’Avv. Mattia Cornacchia – Sono cambiate le regole per la prescrizione delle bollette relative alle utenze domestiche: mentre prima i gestori potevano chiedere il pagamento dei consumi arretrati fino a cinque anni, adesso non posso andare oltre i tre anni.
Questa differenza è davvero notevole se si pensa che molto spesso i consumatori si vedono recapitare bollettini di conguaglio, soprattutto quando cambiano gestore, relativi a consumi di molti anni prima.
Considerato che il pagamento della bolletta inizia a decorrere dal mese successivo a quello di ricezione del documento, se entro i successivi tre anni l’utente non riceve diffide di messa in mora con raccomandata munita di avviso di ricevimento AR o altri atti equivalenti, potrà considerarsi legittimamente non più obbligato al pagamento della bolletta.
Ricordiamo che se il pagamento è comunque dovuto perché relativo ai tre anni precedenti, in ogni caso il consumatore può sempre ottenere una dilazione a rate e le compagnie di erogazione del servizio non si possono opporre.
Il consiglio è quello di controllare in ogni caso sempre i consumi effettivi, per tenerli sotto controllo ed evitare brutte sorprese.